Dopo l’incontro di Entroterra: riceviamo e pubblichiamo…

Iniziative di promozione del territorio ormai se ne contano a decine tant è che a volte sembrano quasi banali. Ma quella svoltasi a San Giorgio la Molara il 26 marzo del 2011, di scontato non ha proprio nulla. Anzi è stata una vera e propria lezione di teoria e pratica sul potenziale delle nostre terre, quelle zone interne paradossalmente dimenticate dalle istituzioni,molte volte purtroppo, forse per questo paradosso hanno conservato caratteristiche uniche.

L’ incontro, organizzato e voluto fortemente dal direttore di Entroterra, Orlando Vella, si è svolto in due atti: visita ai luoghi nel sabato pomeriggio, incontro-dibattito con produttori, “addetti ai lavori” e cittadini in serata.

Alle 15, apertura con una passeggiata alla scoperta delle bellezze del “sistema” Tratturo, guidati dai soci dell’ associazione Via Tratturo. Suggestiva al riguardo la visita alla necropoli sannita di Spineto, al Tempio Italico e ai resti della via Traiana, presso Casalbore(AV).

Proseguendo per Buonalbergo, si visita la locale Taverna, per poi ritornare in territorio sangiorgiese dove viene visitata l’antica Taverna.

Complice il bel tempo, questa iniziativa regala momenti di autentico benessere ai partecipanti, che alternando passeggiate per i borghi e per le campagne, respirano se non altro un aria salubre che ci invidiano tanto nelle città. In serata, presso il “ristorante San Giorgio” si è tenuto un dibattito dal titolo “Reti per lo sviluppo del territorio sannita: lavori in corso”

Il direttore Vella ha così dato il via ai lavori, con la presentazione del portale www.entroterra.org, collocandolo come strumento di approfondimento per chi vuole saperne di più del Sannio e in particolare sul territorio che ruota attorno al Regio Tratturo Pescasseroli-Candela. Identifica questo dettagliato portale come un vero e proprio “valore aggiunto” del territorio. Vella insiste infatti nell’ importanza che può avere questo portale per la promozione e lo sviluppo, nel publicizzare le aziende, i prodotti, i luoghi. Interviene quindi Danilo Marandola, agronomo, ricercatore del CNR, rappresentante dell’ Associazione Via Tratturo. Presenta subito le linee guida di questa associazione, che ha un carattere principalmente turistico, facendo cenni storici sulle origini del Regio Tratturo. Dice Marandola che sin dai tempi dei Romani,per duemila anni è stato il fulcro del territorio sannita,fino a quando negli anni 60, l’ incuria e la “modernizzazione” ha distrutto vari tratti del Tratturo, con un danno inestimabile dal punto di vista storico. Con l’intervento di Rosanna Tremonte, insegnante di lettere v’è stato un raffinato momento culturale. Essendo lei stessa responsabile del “Progetto Archeologia-Liceo R. Livatino di S Marco dei Cavoti-La risorsa Tratturo in prospettiva turistico-culturale” ha presentato il dettagliato studio sul Regio Tratturo Pescasseroli-Candela: 211 km di storia e tradizione del nostro popolo e del nostro territorio. Inoltre Tremonte lancia un invito al pubblico a partecipare ad un altro progetto, sempre presso il Liceo Livatino, di instituire un orto botanico in collaborazione con il comune sammarchese, per intraprendere un percorso didattico con gli alunni, affinchè rivalutino la sapiente tradizione contadina, in termini propriamente pratici.

E’ la volta di Aurelio Bettini,consigliere provinciale, che illustra le iniziative di coordinamento dell’ Ente provincia, per le attivita di promozione turistica con i comuni adiacenti al Regio Tratturo. Segue l’ intervento di Alessio Masone, cofondatore della Rete Arcobaleno (che raggruppa varie associazione per un’ economia equa e solidale). Illustra un originale progetto per una economia nuova, basato sul conio di una moneta locale per tutelare davvero il nostro territorio e la sua economia.

Presenta dunque “il distretto di economia solidale e la moneta locale per rendere le aree interne e la filiera corta un modello di sviluppo capace di nuova economia, di giustizia sociale e di tutela ambientale”. In particolare, Masone polemizza con il napolicentrismo della nostra regione, con molte decisoni prese in sede regionale che hanno sempre danneggiato le aree interne e soprattuto il Sannio.

Sottolinea l’ importanza che hanno assunto aziende e produttori di merce biologica, naturale, che hanno ottenuti i cosiddetti marchi, il ruolo strategico che occupano finalmente nei mercati ; e invita appunto ad assumere un nuovo atteggiamento, un nuovo stile rivolto esclusivamente alla sostenibilità e perciò ad aderire a questo “circuito” di lotta, affinchè si comincino a tutelare realmente le nostre risorse.

Un altra, per così dire “provocazione”, è offerta da Giampaolo Parente, veterinario ed esperto di allevamento bovino, che dopo aver presentato un opuscolo riguardante la zootecnia delle zone appenniniche, si rivolge ai produttori incitandoli a far sentire le loro ragioni, e cioè che è arrivato il tempo per “costringere” le amministrazioni pubbliche ad usare i prodotti della terra del luogo, nelle mense scolastiche ad esempio, a smetterla con l’ importazione da fuori, di merce che non si ha totale garanzia visto che molti prodotti come il latte Nobile, o la carne Marchigiana hanno avuto importanti riconoscimenti.

Tocca poi a Carlo Coduti accendere la miccia, soprattutto verso le istituzioni, specie per quelle che si sono occupate di programmazione economica per il settore agro alimentare. E infatti fa notare Coduti che i fondi europei della programmazione 2000 20006 e poi 2007b 2013 hanno insistito solo sulle spese delle aziende, mentre si doveva intervenire a suo avviso più sugli investimenti. Conclude la prima parte dell’ incontro, Marina Ranaldo, presidente consorzio Squisiterre.” I sogni a volte si avverano” dice Ranaldo, ” L’ orgoglio sannita emerge” e istruisce tutti su come sia riuscita ad inserirsi in una nicchia di mercato, quella legata al turismo eno-gastronomico, prendendo spunto da regioni che su questo sono già molto avanti. Il trucco secondo Ranaldo, per arrivare ai consumatori non è più la classica impresa, il negozio classico, ma una sinergia tra turismo, cultura, e territorio. La creazione di consorzi per vendere il territorio, non solo i semplici prodotti, e quale mezzo migliore se non un portale come appunto è www.entroterra.org?

A questo punto, Vella ricorda Earth Hour 2001, ora della terra, l’ evento globale più grande, e cioè: quello che il WWF organizza ogni 26 marzo coinvolgendo più di un miliardo di persone in oltre 120 paesi del mondo che alle 20.30 spengono simbolicamente la luce per un’ ora

Un esperienza bellissima insomma, da ripetere senza dubbio….

Eddy

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