Passi avanti contro la cementificazione dei terreni agricoli?

Via libera, con modifiche, al Ddl sul consumo di suolo agricolo. La Conferenza Stato-Regioni approva la bozza del provvedimento. Necessita un ulteriore passaggio in Consiglio dei Ministri. Poi si dovrà esprimere il Parlamento

Il 30 ottobre la Conferenza unificata ha dato il via libera al disegno di legge contro il consumo del suolo varato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 14 settembre. Le Regioni e gli Enti locali hanno ritenuto di fare alcune proposte emendative in larga parte condivisibili. Un primo passaggio istituzionale è stato completato.
“Ora l’obiettivo è quello di proseguire nell’iter previsto, che richiede un ulteriore passaggio a Palazzo Chigi prima del coinvolgimento del Parlamento, per fare in modo che questo provvedimento diventi legge prima della fine dell’attuale legislatura” – ha detto il Ministro delle Politiche Agricole Catania-. Il testo approvato in Conferenza Stato-Regioni appare molto modificato, in base alle bozze circolate, rispetto alla versione licenziata dal Consiglio dei Ministri il mese scorso.
E i miglioramenti, secondo Legambiente, sono molto positivi, a partire dalla definizione di suolo, dichiarato bene comune e come tale tutelato nel suo stato di fatto. “I tavoli tecnici della Conferenza Unificata tra Stato e Regioni hanno prodotto un testo sensibilmente migliorato, che ci permette di esprimere un primo giudizio molto positivo sul ddl, ci sono ancora margini di miglioramento, che non mancheremo di segnalare nel corso dell’istruttoria parlamentare” – dichiara Damiano Di Simine, responsabile suolo di Legambiente -.
Il ‘consumo di suolo’ non può restare un principio, né un enunciato: servono misure concrete”. il disegno di legge coglie nel segno: il consumo di suolo, agricolo e forestale, rappresenta la sottrazione di una risorsa fondamentale per il benessere della comunità nazionale. La prassi amministrativa e di pianificazione territoriale deve oggi iniziare a confrontarsi con la finitezza delle risorse e dei beni comuni”. Così afferma Alessandro Mortarino, coordinatore del Forum italiano dei movimenti per la terra e il paesaggio e della campagna “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori”, annunciando l’invio di una lettera di osservazioni e di proposte al ministro delle Politiche agricole Mario Catania, primo firmatario del disegno di legge per la valorizzazione dei terreni agricoli e contro la loro cementificazione approvato il 14 settembre 2012 dal Consiglio dei ministri.
Risolti molti dei dubbi circa la praticabilità e l’efficacia della proposta iniziale del governo, ora la responsabilità di un percorso preferenziale per l’approvazione della legge compete al Parlamento. Ci si augura che la responsabilità finora dimostrata dagli esecutivi di Stato e Regioni non venga frustrata da ostacoli e lungaggini nell’iter parlamentare. L’approvazione della legge a tutela dei suoli introduce un fondamentale caposaldo giuridico in un ordinamento totalmente sguarnito di strumenti atti a prevenire le speculazioni edilizie sui suoli agricoli, si tratta di una profonda quanto irrinunciabile innovazione legislativa da cui trarranno grande vantaggio l’agricoltura, l’ambiente e l’assetto del territorio del nostro Paese.

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